La vita è una questione di stile

domenica 25 aprile 2010

L'abito non fa il monaco, soprattutto a Napoli.

Nelle scorse settimane, transitando per Via Caracciolo, notavo il moltiplicarsi di cantieri per il rifacimento del fondo stradale. Cantieri che in altre città del mondo, dove il livello di civiltà è quantomeno nella norma, durano una giornata, due al massimo.
Non potrò mai dimenticare quando nel mese di Agosto -e sottolineo Agosto- di due anni fa, a Parigi, fu riasfaltata nell'arco di una giornata l'intera strada sottostante al mio appartamento che, sia chiaro, versava in condizioni tutt'altro che pessime.
Ma Parigi è Parigi, noi siamo a Napoli dove, per riasfaltare pressappoco un chilometro di Via Caracciolo c'è bisogno di una settimana di lavori.
Ciò che aveva attirato la mia attenzione, tuttavia, non era stato tanto il tempo di completamento dei lavori quanto, piuttosto, il fatto che aprissero un cantiere su una strada che non era messa tanto male rispetto, ad esempio, ad altre zone della città: non volendo "allontanarsi" fino in periferia, basta dare un'occhiata al centro storico, alla trafficatissima Via Marina, oppure alla zona ospedaliera (!) in cui, lungo le strade che portano al Cardarelli e alle altre strutture mediche, è necessario fare uno slalom speciale Bode Miller style per evitare le pseudo-voragini presenti sull'asfalto.
E voi, con tutti questi problemi, mi riasfaltate Via Caracciolo?

Ah! Ma il 24 Aprile a Via Caracciolo era previsto il Red Bull Show con la vettura F1 di Mark Webber!
Ecco, adesso ho capito tutto.
Nel vocabolario di questa città la parola "speranza" non esiste.

giovedì 22 aprile 2010

Road to Monte San Giovanni Campano (FR).

Metto fine al mio esilio da blogger, ritagliandomi qualche minuto di libertà tra una pagina e l'altra di studio.

Lo scorso 17 Aprile ho deciso di portare la morosa in trasferta musicale (visto che di cestistiche non ne farò per un bel po', lacrimuccia) in terra ciociara, precisamente a Monte San Giovanni Campano.
Alzi la mano chi ha mai sentito nominare prima d'ora il nome di questo paesino dell'entroterra laziale. Personalmente, quando tempo fa feci la mia solita visita quotidiana al sito di Max Gazzè per monitorare le date (sporadiche) dei concerti e lessi la notizia del concerto a MSG "Campano" pensai che, finalmente, dopo un anno e mezzo d'attesa, Max avrebbe fatto ritorno nella terra che i latini definivano "felix".
Mi sbagliavo, in quanto Monte San Giovanni è "Campano" non perchè si trova in Campania, ma perchè, dopo l'Unità d'Italia, sorsero casini per il fatto che esistesse un'altra Monte San Giovanni in provincia di Rieti (a proposito!) e quindi, per differenziarsi, la prima aggiunse l'aggettivo "Campano", riferito al fatto che il borgo aveva fatto parte della provincia rurale dello Stato Pontificio definita appunto "Campania".
Googlai (consentitemi il neologismo) il percorso da Napoli e scoprii che la meta distava circa 150 km, una distanza importante per un concerto alle ore 21, ma non impossibile. Per Max poi, questo ed altro.
Detto fatto, comunicai alla Vale la lieta novella e così  nel primo pomeriggio dello scorso sabato ci siamo messi in auto.
Decidiamo di fare una tappa a Veroli, ridente paese collinare -20 km a nord di MSG- noto agli appassionati di baloncesto per la presenza della Prima, squadra molto simpatica militante nel campionato di Legadue.
Arriviamo verso le 18.30, il clima è abbastanza fresco perchè è piovuto da poco, ma il cielo è quello perfetto per fare belle fotografie, in quanto le nuvole stanno lasciando il posto al sole che sta per tramontare: è lo sfondo preferito per quando scatto una fotografia ad un paesaggio.
Al centro storico si accede anche in auto, procedendo però a senso unico alternato, in quanto la strada è troppo stretta per due auto affiancate. Appena fuori dalle suggestive mura romane, si erge un megaparcheggio a 6 piani dove 4 ore di sosta hanno una tariffa di 1 misero euro. Proprio come a Napoli..

Parcheggiata l'auto procediamo a piedi lungo la strada a ciottoli molto curata, attraversando brevi viuzze articolate in salite e discese. Le palazzine sono molto caratteristiche, tipiche di un borgo medievale. Ogni tanto sbuchiamo in qualche angolo dal quale si scorge un magnifico panorama sulla vallata ciociara sottostante. Foto a go-go.
La passeggiata è molto breve, in quanto Veroli è davvero piccina, molto più di quanto mi aspettassi. Tuttavia, visto il tempo a disposizione, ci fermiamo in un bar nella Piazza del Duomo, popolata dagli anziani che discutono sul derby di Roma che si sarebbe disputato l'indomani.


Nota a parte per l'arredamento del bar, ovunque caratterizzato da oggetti cestistici: ci sono i biglietti delle partite esposti sulle pareti e persino un grande fazzoletto sul quale sono presenti gli autografi di tutto il team protagonista della recente promozione dalla serie inferiore alla Legadue.
Terminato l'aperitivo e il tour di Veroli, torniamo all'auto e ci incamminiamo verso Monte San Giovanni Campano: sono le 19.30 e vogliamo arrivare sotto al palco con un po'di anticipo per occupare dei buoni posti.
Il paese è a 450 m di altezza e si affaccia su una vasta vallata.
Dirigendoci verso la piazza centrale, incrociamo decine di camionette che vendono cibi di tutti i tipi, uno su tutti la mitica, leggendaria, celeberrima PORCHETTA DI ARICCIA (che non ho mangiato perchè "altrimenti ti fai chiatto", cit.).
Il palco è allestito al centro della piccola piazza, Max sta ultimando il soundcheck e noi ci posizioniamo proprio dietro le transenne della prima fila. Ci siamo gustati lo spettacolo a pochi metri da lui.

Lo spettacolo inizia con una bella mezz'oretta di ritardo, ma già dai primi minuti si capisce che è valsa la pena di fare questa piccola trasferta: pronti-via, vengono suonate subito alcune delle canzoni che preferiamo, tra cui anche la prima esecuzione live del nuovo singolo "Mentre dormi", che fa da colonna sonora al film "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo.
Alla fine del concerto siamo elettrizzati, sprezzanti del vento gelido che ha fatto la sua comparsa non appena il sole è calato.
Prima di ritornare in auto ci dirigiamo verso il backstage dove, imbarazzo a parte, riusciamo a scattare una foto col nostro idolo.

Piccolo appunto: non ho neanche il tempo di farmi restituire la fotocamera dal gentile tizio che ci ha scattato la foto, che mi giro e vedo Valentina dialogare con Max come se fosse il suo migliore amico, prima di stampargli due baci, caldamente ricambiati, sulle guance sudate. Neanche un attimo posso lasciarla sola..

Voto alla trasferta ante foto: 9
Voto alla trasferta post foto: 10

Prossimo appuntamento: Vitulano, provincia di Benevento, 25 Maggio 2010.