La vita è una questione di stile

sabato 20 novembre 2010

20 Novembre 2010.

A te che sei in grado di emozionarmi con un semplice sguardo.
Buon compleanno, Vale.
Tuo
Pierrì



lunedì 15 novembre 2010

Una domenica da dimenticare.

C'erano tutti i presupposti, l'avevo anche scritto su Twitter, affinchè quella di ieri fosse la domenica più awesome degli ultimi mesi.
Sveglia comoda, poi aperitivo baskettaro con la visione di Sassari-Milano -scontro di alta classifica-, pranzo davanti al Napoli che sfida la Lazio per il secondo posto in campionato, caffè e abbiocco, assistendo ad una tranquilla gara nel paradiso di Abu Dhabi e, infine, digestione al palazzetto per un'agevole sfida Napoli-Torre de'Passeri.
Insomma, finalmente una domenica degna di essere vissuta intensamente, senza annoiarsi come di solito accade.

Come detto, sveglia comoda e tv sintonizzata su Sky per ammirare i 4000 tifosi del PalaSerradimigni di Sassari in festa per la sfida, proibitiva chiariamolo, contro la capolista e corazzata Milano. Primo quarto scoppiettante per i locali che, però, dopo i primi 10 minuti cominciano a lasciare il dominio del campo agli avversari che, grazie ad una strepitosa difesa del duo Jaaber-Hawkins, costruiscono un vantaggio rassicurante.
Sia chiaro, la sconfitta l'avevo ampiamente preventivata. Però, vabbè, una speranzella la covavo..

Cambio canale, Sky Supercalcio in collegamento con l'Olimpico di Roma. Il Napoli parte benissimo, ma la Lazio segna con Zarate un gol con presunto "fallo di deltoide". I ragazzi di Mazzarri non demordono, costruiscono occasioni e colpiscono una traversa clamorosa con il Pocho Lavezzi. Secondo tempo in cui la Lazio costruisce più del Napoli e raddoppia con Floccari, mettendo in ghiaccio risultato e partita.

Il parziale domenicale è di 0/2. Preoccupato, mi sintonizzo su Rai HD e ascolto con pazienza Mazzoni e Capelli che blaterano. Nota a margine, Abu Dhabi è una città fantastica: fantastica nel senso che la si può immaginare solo con la fantasia, perchè nella realtà non credo esista qualcosa di simile. La gara inizia subito male: Button sorpassa Alonso in partenza, mentre Vettel resta al comando. Dopo pochi giri Webber si ferma per mettere le gomme dure e gli geniali strateghi ferraristi, discendenti di Cesare e degli altri generali latini, cadono nella trappola e fanno fermare ai box anche Alonso. Detto fatto, l'asturiano si ritrova dietro Petrov -VITALY PETROV, il russo che quest'anno ha collezionato figurelle una dietro l'altra- al 15° giro. Resterà dietro di lui fino alla fine, dopo 40 estenuanti giri. Mondiale a Vettel. Un disastro.

Distrutto, ma veramente distrutto, esco di casa dicendo a mia madre "Oggi Napoli gioca contro Torre de'Passeri, almeno una minima soddisfazione cerco di togliermela. Che miseria, è TORRE DE'PASSERI (alzi la mano chi sa dove si trovi questo luogo sperduto)!". Detto fatto, dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio, Napoli, reduce da 6 vittorie consecutive, cade sotto un'esagerata grandinata di triple. 99 punti subiti e tutti a casa, con un bilancio domenicale-sportivo di 0/4.



True story.

mercoledì 10 novembre 2010

A proposito di libri..

Ho appena finito di leggere "Alta fedeltà" di Nick Hornby. Innanzitutto grazie a drunkside per il consiglio e per avermi prestato la materia prima.
Il libro mi è piaciuto davvero molto, più per come è scritto che per quello che c'è scritto. La narrazione, quasi nella totalità delle situazioni, si evolve in maniera opposta a come vorrei che si evolvesse. Ma, nonostante ciò, il contenuto è risultato estremamente piacevole.
Mi è venuta voglia di scoprire il repertorio di Bruce Springsteen del quale -mea culpa- conosco poco e niente. Sono ben accetti pareri di esperti in materia.

La cosa che maggiormente notavo, però, è che anche oggi, come sempre, appena ho finito di leggere il testo mi sono sentito avvolto da un opprimente senso di solitudine.
Una solitudine che non si può colmare con l'affetto delle tante persone care che ti sono quotidianamente accanto.
E'una solitudine che può essere colmata solo leggendo un altro libro, sperando che ti coinvolga allo stesso modo di quello appena terminato.
Una solitudine che ti porta anche ad avere un po'di sfiducia sulla qualità del libro da leggere successivamente: mi capita sempre di pensare che non mi appassionerà mai quanto l'ultimo.
In parte è vero, ma in realtà ogni libro ha un motivo per il quale entra a far parte dei nostri ricordi. E'la curiosità che ci spinge a rischiare, ad iniziare una nuova lettura, titubanti per la paura di restare insoddisfatti, ma eventually sempre arricchiti di ulteriore materiale da portare a vita in quel bagaglio che è nostro fedele compagno di viaggio.

lunedì 25 ottobre 2010

Awards telefilmici della settimana - dal 17/10 al 24/10.

ATTENZIONE

SPOILER SUGLI EPISODI:

HOW I MET YOUR MOTHER 6x05
DEXTER 5x04
CHUCK 4x05
MAD MEN 4x13
THE BIG BANG THEORY 4X05
COMMUNITY 2X05


- Il ritorno del legen..wait for it..DARY di Barney in How I met your mother. Divertentissimo e auspicato da troppo tempo.


- La citazione dell'A-Team in Chuck.
 


- Il "BOOBS?" di Barney (HIMYM) rivolto a qualsiasi persona gli parli di una donna.




- Il ritorno sul campo di Dexter che ricostruisce la dinamica di un omicidio legato alla Santa Mierda (cit. Debra) in pochi istanti.




- La coppia Casey- Morgan in Chuck.




- La telefonata di Mamma Chuck alias Frost al figlio, in chiusura di episodio.



- La notizia che sono stati richiesti 11, dico UNDICI, ulteriori episodi di Chuck per la quarta stagione, in aggiunta ai 13 già previsti.

- Marshall e lo "small penis" in HIMYM.


- Sheldon (TBBT) terrorizzato dalla possibilità di dover conoscere la madre della sua girl-friend.



- Ancora Sheldon, il quale scende le scale elencando tutte le stelle dell'universo conosciuto.



 - La locandina del film di Abed (Community).


Dulci in fundo, brevi estratti dallo straordinario season finale di Mad Men, Tomorrowland.

- Iniziamo con Ken Cosgrove che, rifiutando di coinvolgere il proprio suocero negli affari della SCDP, afferma che Cynthia is my life, my actual life, probabilmente aggiungendo un ulteriore mattoncino all'idea che Don paleserà di lì a poco.


- Glen, il ragazzo che ci ha sempre inquietato a causa del suo comportamento un po'perverso, prima di entrare in camera di Sally chiede: Are you decent?


- Betty che licenzia Carla, dopo più di 20 anni di servizio. Mrs.Francis, ex Mrs.Draper, è ormai un personaggio insopportabile, ai limiti -e forse oltre- della sanità mentale. Il suo gesto lo potremmo attribuire ad un uomo degli anni '60, un uomo bianco contro una cameriera nera. Invece la protagonista in negativo è Betty, che tanto è stata aiutata da Carla negli anni passati.


- Betty sul letto di Sally, in preda alla disperazione. Finalmente!





- L'abbraccio tra Sally e Glen. Commovente.
 



- Don che chiede a Megan di andare con lui ed i suoi figli in California. Faccia da marpione.


 - La faccia di Megan in seguito alla proposta di Don. Ti desidero.


- Don che, al ritorno da un meeting, crolla sul letto in maniera divertente. Un gesto umano. Raro, da parte sua.


- It's just a milkshake. Il momento in cui Don decide di sposare Megan.


 - Davanti al muro di casa di Anna, dove lui stesso ha dipinto la scritta "Dick+Anna '64", confessa ai suoi figli che Dick è lui. Beh, non è che racconta loro tutta la storia, ma che smetta di dire bugie è già un passo in avanti.


- Il tuffo a bomba di Don. Momento esilarante.


- "Volevo proseguire con i piani per domani a Disneyland". In Draperese, "Posso entrare per mostrarti quanto sono virile?".


- Peggy che si trasforma in Don davanti a quelli della Topaz. Personaggio straordinario, Peggy.


- La proposta di matrimonio di Don a Megan. Banale, forse. Esageratamente improvvisa, forse. Ma bella ugualmente.


- Don convoca tutti i membri di spicco della SCDP per annunciare loro il matrimonio con Megan. Megan? Who the hell is she? Roger idolo.


- Peggy che abbraccia in maniera spontanea e felice Ken per aver firmato il primo account dopo l'abbandono della Lucky Strike.


- Peggy abbraccia Don in maniera un po'meno spontanea e felice, dopo aver saputo del suo engagement.



- Faye disperata. Finalmente! Non la sopportavo.



- "Betty, I met someone" "Bethany Van Nuys???" Betty, il nome di quella lì lo ricordavi solo tu. Sgamata.



- La cucina vuota dopo il dialogo tra Betty e Don. Stupendo. Mi mancherà quella casa.



- Don guarda fuori dalla finestra prima che sia ancora giorno. Ma un po'di luce c'è. E'la speranza per un futuro migliore?




martedì 19 ottobre 2010

Conversazione-tipo in chat.

Me: Hey!
Stranger: Hi!
Me: Where are you from?
Stranger: Germany, and you?
Me: Italy.
Stranger left the chat room.

E se avessi specificato che sono di Napoli?

sabato 16 ottobre 2010

Why I'm quitting Tobacco - Don Draper.



Recently my advertising agency ended a long relationship with Lucky Strike Cigarettes. And I'm relieved. 
For over 25 years we devoted ourselves to peddling a product for which good work is irrelevant because people can't stop themselves from buying it. A product that never improves, causes illness and makes people unhappy. But there was money in it. A lot of money. In fact, our entire business depended on it. We knew it wasn't good for us but we couldn't stop. And then, when Lucky Strike moved their business elsewhere, i realized here was my chance to be someone who can sleep at night, because I know what I'm selling doesn't kill my customers. 
So as of today, Sterling Cooper Draper Pryce will no longer take tobacco accounts. 
We know it's gonna be hard. If you're interested in cigarette work, here's a list of agencies that do it well: B.B.D.O., Leo Burnett, McCann-Erickson, Cutler Gleason & Chaough and Benton & Bowles. 
As for us we welcome all other business because we are certain that our best work is still ahead of us. 

Sincerely, Donald F. Draper, Creative Director SCDP.

sabato 9 ottobre 2010

L'Introvabile.


Son tre giorni che giro in città per acquistare un i-Phone 4 con l'abbonamento della 3.
Ma è possibile che non se ne trovi uno?
Ma non c'era la crisi? La gente dove trova 34 Euro al mese per permettersi il cellulare più awesome del pianeta?
Siamo a Napoli, eh, non in Bahrein.

domenica 3 ottobre 2010

Twitter, un'oasi di pace.

L'altro giorno, guardando un servizio al telegiornale (nazionale!) riguardo ai festeggiamenti per il terzo compleanno di Facebook, pensavo a quanto abbia cambiato le giornate di moltissimi di noi l'avvento dei social networks. Forse, anzi sicuramente, troppo.
Facebook, che vogliate o meno, è presente in ogni giornata di quasi tutti gli abitanti del pianeta.
Addirittura, dopo il verbo inglese to google, sentivo che negli States utilizzano abitualmente il to facebook.
I'll facebook you later suona veramente malissimo.
Personalmente non posso negare che utilizzo spesso Facebook, anche se cerco di farlo in maniera "costruttiva". Indi per cui non sono proprio il tipo adatto a star qui a criticare chiunque sia titolare di un account.
Tuttavia, visto che a mio modesto parere il fenomeno è diventato troppo di massa, abusato ai limiti del paranoico, ormai un po'di tempo fa mi sono iscritto a Twitter.


Che cos'è Twitter?
Twitter è il social network perfetto per chi vuole semplici aggiornamenti riguardo ad una persona che si trova anche dall'altra parte del mondo.
Il meccanismo è molto semplice: ogni account ha la possibilità di aggiornare il proprio status -che prende il nome di Tweet- in modo da farlo leggere a tutti i proprio followers, cioè altri account che decidono di seguire le tue vicende.
Quindi ogni account di Twitter ha dei following, cioè gente che ti segue, e dei followers. Una delle cose maggiormente positive è il fatto che, al contrario di Facebook, non bisogna richiedere nè accettare alcuna richiesta di amicizia: io stesso posso essere liberamente un follower di Barack Obama, senza che accetti la mia richiesta. Questo perchè chi segue una persona non deve obbligatoriamente essere seguito a sua volta, con il risultato che su Twitter si può essere anche follower di molti personaggi famosi (account verificati) e farsi un po'gli affari loro, senza "disturbarli".
Ovviamente è anche possibile comunicare, inviando messaggi privati oppure anteponendo al tweet (che contiene al massimo 140 caratteri) la @ seguita dal nome dell'account a cui esso è destinato.
Twitter è anche un modo perfetto per tenersi aggiornati con le news provenienti da tutto il mondo: infatti molte testate giornalistiche, molti siti internet, reti televisive, ecc., possiedono un account aggiornato con materiale informativo fornito in tempo reale.
Per diventare miei followers cliccate qui.

Dopo aver provato a convincervi a seguire le gesta di Don Draper in Mad Men, vi consiglio di dare una possibilità anche a Twitter. Giusto per essere meno conformi alla massa, come questo blog si prefigge di fare.

giovedì 30 settembre 2010

Consigli telefilmici: Mad Men.


Come avrete SICURAMENTE notato dando un'occhiata a questa pagina, ci sono state delle leggere modifiche al layout. Ha fatto la sua comparsa (stabile) sul mio blog il signor Donald Draper. Who?!
Donald Draper, signori e, soprattutto, signore, è il protagonista di Mad Men, show in onda sul canale AMC e giunto ormai al termine della quarta stagione.


Il figo che interpreta questo personaggio è Jon Hamm, straordinario attore, vincitore di diversi Golden Globe.
Lo show è un po'sui generis e narra le vicende della New York degli anni '60, precisamente di quella parte della Big Apple che è Madison Avenue, sede delle maggiori aziende pubblicitarie americane e mondiali. Don Draper è direttore del reparto creativo della Sterling Cooper, azienda di spicco del panorama pubblicitario dell'epoca.
Sui generis, dicevamo. Sì, perchè lo spettatore non deve aspettarsi eclatanti scene d'azione, rocambolesche sparatorie, o disastri aerei su isole dai poteri magici. Mad Men è, probabilmente, il racconto di un uomo che, come ci è mostrato nella sigla, precipita lungo il dirupo della sua vita tormentata e densa dei più insospettabili misteri. Una caduta che non sappiamo se mai si arresterà per permettergli di rialzarsi e tornare a vivere.
Mad Men è un drama, come lo chiamano negli States. A me piace definirlo un grande romanzo d'autore trasportato sullo schermo televisivo e messo in scena magistralmente dallo strepitoso Matt Weiner; infatti, come tutti i grandi romanzi, ha le sue parti un po'noiose, ma che comunque sono capaci di suscitare emozioni. Emozioni che raggiungono l'apice in determinate scene che rappresentano con una naturalezza impressionante la vita degli americani negli anni '60. Quelle persone che gioisamente accompagnarono il Presidente Kennedy nella sua ascesa alla Casa Bianca, prima di piangere osservando le immagini del suo corpo accasciato nell'auto presidenziale a Dallas; quelle persone protagoniste delle lotte razziste, del femminismo, della diffusione di prodotti che, al giorno d'oggi, utlizziamo quotidianamente senza renderci conto dell'innovazione che un tempo hanno rappresentato.
Le puntate di Mad Men non sono brevi, perchè durano all'incirca 50 minuti. Ma sono intense, adatte ad un pubblico paziente, curioso e competente. Ci saranno momenti per ridere ed altri per commuoversi, momenti in cui lo spettatore stesso mette in dubbio i propri ideali, i propri principi, giudicando quelli che sono dei comportamenti apparentementi contrari alla norma, ma adottati da persone che non sono cattive, bensì esseri umani soggetti a commettere errori, uno dopo l'altro.
Mad Men è uno show consigliato agli uomini, per la grande quantità di gnocca mostrata, ma anche alle donne. Perchè non venitemi a dire che non fuggireste in capo al mondo con Jon Hamm!


Ognuna delle stagioni è composta da 13 episodi; domenica prossima, negli States, trasmetteranno il decimo episodio della quarta stagione.
C'è tempo e modo di recuperare il tempo perso, in quanto le puntate sono facilmente reperibili in rete. Ne consiglio, ovviamente, la visione in lingua originale con i sottotitoli. In italiano, si sa, certi concetti sono proprio intraducibili.
Nel caso in cui vi abbia convinto a provare questo show, attendo numerosi commenti.
Stay in touch!

giovedì 2 settembre 2010

Napoletanismi.

Dato che nell'ultimo mese sono stato lontano da Napoli per piacevoli motivi vacanzieri, avevo parzialmente dimenticato la mentalità del medio cittadino partenopeo.
La scena si svolge in pizzeria, mentre attendo che venga infornata la mia cena.
Ad un certo punto arriva un amico del pizzaiolo che si appoggia al bancone e chiede "We caro, come stai? Hai iniziato a faticare, eh?".
Risposta del pizzaiolo: "Eh, non ne parliamo, sono incazzato nero perchè i guardi (la polizia, ndr) mi hanno sequestrato il motorino mentre stavo venendo in pizzeria"
"'Azz, come mai?"
"Non avevo l'assicurazione"
"STI'STRONZI!" esclama l'amico.

STI'STRONZI??? Ho capito bene???

"Che gente di merda!" rincara la dose, davanti al mio sguardo incredulo.
"Infatti" annuisce il pizzaiolo "Ti pare che io per andare a lavorare in scooter devo pagare 1000 Euro di assicurazione? E mica lo uso per andare a divertirmi!"
"Ma tu guarda! Vabbè, allora per Liverpool (gara di Europa League del Napoli Calcio, ndr) tutto a posto? Hai acquistato il biglietto aereo?"
"Wa, certo, 250 Euro per andare a vedere il magico Napoli ad Anfid Rod (pronuncia Oxford, ndr) è un'offerta da non perdere!".

True story.

domenica 25 aprile 2010

L'abito non fa il monaco, soprattutto a Napoli.

Nelle scorse settimane, transitando per Via Caracciolo, notavo il moltiplicarsi di cantieri per il rifacimento del fondo stradale. Cantieri che in altre città del mondo, dove il livello di civiltà è quantomeno nella norma, durano una giornata, due al massimo.
Non potrò mai dimenticare quando nel mese di Agosto -e sottolineo Agosto- di due anni fa, a Parigi, fu riasfaltata nell'arco di una giornata l'intera strada sottostante al mio appartamento che, sia chiaro, versava in condizioni tutt'altro che pessime.
Ma Parigi è Parigi, noi siamo a Napoli dove, per riasfaltare pressappoco un chilometro di Via Caracciolo c'è bisogno di una settimana di lavori.
Ciò che aveva attirato la mia attenzione, tuttavia, non era stato tanto il tempo di completamento dei lavori quanto, piuttosto, il fatto che aprissero un cantiere su una strada che non era messa tanto male rispetto, ad esempio, ad altre zone della città: non volendo "allontanarsi" fino in periferia, basta dare un'occhiata al centro storico, alla trafficatissima Via Marina, oppure alla zona ospedaliera (!) in cui, lungo le strade che portano al Cardarelli e alle altre strutture mediche, è necessario fare uno slalom speciale Bode Miller style per evitare le pseudo-voragini presenti sull'asfalto.
E voi, con tutti questi problemi, mi riasfaltate Via Caracciolo?

Ah! Ma il 24 Aprile a Via Caracciolo era previsto il Red Bull Show con la vettura F1 di Mark Webber!
Ecco, adesso ho capito tutto.
Nel vocabolario di questa città la parola "speranza" non esiste.

giovedì 22 aprile 2010

Road to Monte San Giovanni Campano (FR).

Metto fine al mio esilio da blogger, ritagliandomi qualche minuto di libertà tra una pagina e l'altra di studio.

Lo scorso 17 Aprile ho deciso di portare la morosa in trasferta musicale (visto che di cestistiche non ne farò per un bel po', lacrimuccia) in terra ciociara, precisamente a Monte San Giovanni Campano.
Alzi la mano chi ha mai sentito nominare prima d'ora il nome di questo paesino dell'entroterra laziale. Personalmente, quando tempo fa feci la mia solita visita quotidiana al sito di Max Gazzè per monitorare le date (sporadiche) dei concerti e lessi la notizia del concerto a MSG "Campano" pensai che, finalmente, dopo un anno e mezzo d'attesa, Max avrebbe fatto ritorno nella terra che i latini definivano "felix".
Mi sbagliavo, in quanto Monte San Giovanni è "Campano" non perchè si trova in Campania, ma perchè, dopo l'Unità d'Italia, sorsero casini per il fatto che esistesse un'altra Monte San Giovanni in provincia di Rieti (a proposito!) e quindi, per differenziarsi, la prima aggiunse l'aggettivo "Campano", riferito al fatto che il borgo aveva fatto parte della provincia rurale dello Stato Pontificio definita appunto "Campania".
Googlai (consentitemi il neologismo) il percorso da Napoli e scoprii che la meta distava circa 150 km, una distanza importante per un concerto alle ore 21, ma non impossibile. Per Max poi, questo ed altro.
Detto fatto, comunicai alla Vale la lieta novella e così  nel primo pomeriggio dello scorso sabato ci siamo messi in auto.
Decidiamo di fare una tappa a Veroli, ridente paese collinare -20 km a nord di MSG- noto agli appassionati di baloncesto per la presenza della Prima, squadra molto simpatica militante nel campionato di Legadue.
Arriviamo verso le 18.30, il clima è abbastanza fresco perchè è piovuto da poco, ma il cielo è quello perfetto per fare belle fotografie, in quanto le nuvole stanno lasciando il posto al sole che sta per tramontare: è lo sfondo preferito per quando scatto una fotografia ad un paesaggio.
Al centro storico si accede anche in auto, procedendo però a senso unico alternato, in quanto la strada è troppo stretta per due auto affiancate. Appena fuori dalle suggestive mura romane, si erge un megaparcheggio a 6 piani dove 4 ore di sosta hanno una tariffa di 1 misero euro. Proprio come a Napoli..

Parcheggiata l'auto procediamo a piedi lungo la strada a ciottoli molto curata, attraversando brevi viuzze articolate in salite e discese. Le palazzine sono molto caratteristiche, tipiche di un borgo medievale. Ogni tanto sbuchiamo in qualche angolo dal quale si scorge un magnifico panorama sulla vallata ciociara sottostante. Foto a go-go.
La passeggiata è molto breve, in quanto Veroli è davvero piccina, molto più di quanto mi aspettassi. Tuttavia, visto il tempo a disposizione, ci fermiamo in un bar nella Piazza del Duomo, popolata dagli anziani che discutono sul derby di Roma che si sarebbe disputato l'indomani.


Nota a parte per l'arredamento del bar, ovunque caratterizzato da oggetti cestistici: ci sono i biglietti delle partite esposti sulle pareti e persino un grande fazzoletto sul quale sono presenti gli autografi di tutto il team protagonista della recente promozione dalla serie inferiore alla Legadue.
Terminato l'aperitivo e il tour di Veroli, torniamo all'auto e ci incamminiamo verso Monte San Giovanni Campano: sono le 19.30 e vogliamo arrivare sotto al palco con un po'di anticipo per occupare dei buoni posti.
Il paese è a 450 m di altezza e si affaccia su una vasta vallata.
Dirigendoci verso la piazza centrale, incrociamo decine di camionette che vendono cibi di tutti i tipi, uno su tutti la mitica, leggendaria, celeberrima PORCHETTA DI ARICCIA (che non ho mangiato perchè "altrimenti ti fai chiatto", cit.).
Il palco è allestito al centro della piccola piazza, Max sta ultimando il soundcheck e noi ci posizioniamo proprio dietro le transenne della prima fila. Ci siamo gustati lo spettacolo a pochi metri da lui.

Lo spettacolo inizia con una bella mezz'oretta di ritardo, ma già dai primi minuti si capisce che è valsa la pena di fare questa piccola trasferta: pronti-via, vengono suonate subito alcune delle canzoni che preferiamo, tra cui anche la prima esecuzione live del nuovo singolo "Mentre dormi", che fa da colonna sonora al film "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo.
Alla fine del concerto siamo elettrizzati, sprezzanti del vento gelido che ha fatto la sua comparsa non appena il sole è calato.
Prima di ritornare in auto ci dirigiamo verso il backstage dove, imbarazzo a parte, riusciamo a scattare una foto col nostro idolo.

Piccolo appunto: non ho neanche il tempo di farmi restituire la fotocamera dal gentile tizio che ci ha scattato la foto, che mi giro e vedo Valentina dialogare con Max come se fosse il suo migliore amico, prima di stampargli due baci, caldamente ricambiati, sulle guance sudate. Neanche un attimo posso lasciarla sola..

Voto alla trasferta ante foto: 9
Voto alla trasferta post foto: 10

Prossimo appuntamento: Vitulano, provincia di Benevento, 25 Maggio 2010.

lunedì 29 marzo 2010

How to make the perfect picture.

[Ricevo e pubblico dal blog di Sua Maestà Barney Stinson]
Step 1: Put on a suit. Just kidding. You’re already wearing one. Right? RIGHT?!

Step 2: Stand in front of a full-length mirror and practice your “perfect pose.” Things to focus on: angling your body in relation to the lens so you appear strong and sexual (think Barack Obama). Also, you’ll want to broaden your shoulders to appear extra manly (think Hillary Clinton).

Step 3: When you’re at a venue where cameras are common (parties, birthdays, a camera store), listen for clicks, beeps and servos, as these are the sounds of digital cameras snapping away. Try to ignore the camera bearer and her friends’ “amazing” stories about how smart their cats are and put yourself in prime position for a picture behind them.

Step 4: Watch for premature flashing (aloha!), as most cameras flash twice. After the first, you have between one and three seconds to transition into your perfect pose. Don’t dawdle.

Step 5: Review your photo. It should be perfect. If not, a few hours of Photoshop can fix anything (exception: Meg Ryan). Now, post your photo and get ready to post.

sabato 20 marzo 2010

Max Gazzè, il nuovo singolo: Mentre dormi.

Max Gazzè è da sempre uno dei miei cantautori preferiti, perchè accosta parole dense di significato a melodie semplici e rilassanti. A distanza di due anni dall'uscita di "Tra l'aratro e la radio", contenente il brano sanremese "Il solito sesso", esce "Mentre dormi", singolo che anticipa l'uscita del film "Basilicata coast to coast" (nelle sale il 9 aprile) e dell'album, di cui ancora è ignoto il nome.
Il brano è davvero molto bello e dolce, senza mai cadere in banalità. Le premesse per un gran bell'album ci sono tutte.



Mentre dormi ti proteggo
e ti sfioro con le dita
ti respiro e ti trattengo
per averti per sempre
oltre il tempo di questo momento.
Arrivo in fondo ai tuoi occhi
quando mi abbracci e sorridi
se mi stringi forte                           
fino a ricambiarmi l'anima
questa notte senza luna adesso

vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
adesso vola               
le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
e a guardare i tuoi sogni
e arrivare leggeri.

Tu che sei nei miei giorni
certezza emozione
nell'incanto di tutti i silenzi
che gridano vita
sei il canto che libera gioia
sei il rifugio, la passione
con speranza e devozione
io ti vado a celebrare
come un prete sull'altare
io ti voglio celebrare
come un prete sull'altare
questa notte ancora

vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
adesso vola              
le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
e a guardare i tuoi sogni
e arrivare leggeri.

Sta arrivando il mattino
stammi ancora vicino
sta piovendo e non ti vuoi svegliare
resta ancora resta per favore
e guarda come

vola
tra coriandoli di cielo
e manciate di spuma di mare
adesso vola             
le piume di stelle
sopra il monte più alto del mondo
e a guardare i tuoi sogni
e arrivare leggeri

vooolaaaa
adesso vola
oltre tutte le stelle
alla fine del mondo vedrai
i nostri sogni diventano veri.

venerdì 19 marzo 2010

19 Marzo 2010.

Certe volte desideri per un anno intero che quella cosa avvenga. Fingi che non influisca sulla tua giornata, sul tuo comportamento, sui tuoi sorrisi, sulle tue lacrime.

Certe volte la zattera della speranza scorre sul fiume del tempo, con l'auspicio di arrivare al quieto mare e la paura di incontrare un'impetuosa cascata. Gli schizzi d'acqua ti infastidiscono, perchè non fanno altro che aumentare il gelo che ti avvolge; oppure ti sono graditi, perchè permettono una tregua all'asfissiante calore.

Ci si interroga in solitudine. Le risposte sono per noi, diamo vita alle parole.
Si spengono i riflettori, cala il sipario, una porta si apre. Luce. Misteri svelati. Raggi di sole. Fiori che sbocciano.
C'è aria di festa, c'è profumo di vita. E' una serenità tangibile, che influisce sulla tua giornata, sul tuo comportamento, sui tuoi sorrisi.

martedì 16 marzo 2010

Bracketology.

Siamo ormai alle porte della March Madness. E'tempo di Bracketology.
Obama l'anno scorso andò sul sicuro puntando su UNC ed ebbe ragione. Vediamo quante ne becco, anche per umiliare un amico che crede di saperne assaje.

Per quanto riguarda la Midwest Division, ovviamente la superfavorita è Kansas: spero in una bella figura della UNLV di coach Lon Kruger, così come di Georgetown, in grande crescita grazie allo straordinario Greg Monroe e alla point-guard Austin Freeman, un Jerry Green (quello di Cantù) con più QI cestistico.

A ovest, nella West Division, spero tanto di vedere arrivare ad Indianapolis gli Oranges di Syracuse, grazie alle bombe di Andy Rautins e al talento accecante di Wes Johnson.

Nella East Division, ho i miei dubbi su chi possa interrompere il cammino prepotente di Kentucky e della probabile prima scelta al prossimo Draft, John Wall. Marquette, come è noto, mi è molto simpatica e spero che Hayward la trascini fino alle Elite 8, a discapito di Butler e della sua West Virginia.

Infine, nella bollente South Division, a mio parere la più tosta, il cuore mi dice Villanova, nonostante sul suo cammino ci potrebbero essere prima l'ostica Notre Dame di Ciccio Harangody e poi una tra la fighetta Duke o la più concreta Purdue. Senza dimenticare che al Round 2 ci potrebbe essere già un interessantissimo e tutt'altro che scontato Duke-Lousville.

Insomma, una Final 4 con Kansas-Syracuse e Kentucky-Villanova mi piacerebbe non poco. Il sogno, irrealizzabile, una finale tra gli Oranges e i Wildcats. Più concretamente dico Kansas-Kentucky con quest'ultima vincitrice e John Wall first pick assoluta al Madison Square Garden.

Ovviamente, viste le mie passate esperienze in tema di pronostici, andrà tutto al contrario di come ho predetto.
Buone Follie a tutti!

sabato 13 marzo 2010

Formula 1 2010, si parte!


Domani il via al Mondiale 2010, in Bahrein.
Dopo la paradossale stagione dello scorso anno, sembra si sia tornati abbastanza alla normalità, con Ferrari e McLaren davanti, insieme alla giovane Red Bull del talentuoso Vettel e alla neonata patriottica Mercedes alias Quarto Reich guidata dal traditore Schumacher, che torna in pista all'età di 41 anni.
Spero che, dopo l'abdicazione di Kimi, Fernando Alonso torni ad essere il re, dopo il dominio della Renault in era-Briatore.
Altrimenti forza Vettel.
Ufficialmente simpatici: Kubica sulla Renault vintage gialla e nera e la Lotus, stupenda esteticamente ma..un po'lenta.
Ufficialmente gufati: Schumacher, che in un colpo solo sorpassa l'odiato bambino viziato al secolo Lewis Hamilton.
Buon mondiale a tutti!

venerdì 26 febbraio 2010

Similitudini.

Un obiettivo di una fotocamera reflex digitale ed i gemelli di una camicia hanno una cosa che li accomuna: in entrambi i casi gli accessori costano uno sproposito in relazione al corpo al quale vanno installati.

sabato 20 febbraio 2010

Marco Mengoni ha davvero l' X-Factor.



Spettacolare, una voce incredibile, mai ascoltata prima.
Il commento che sorge sempre spontaneo appena ascolti Marco è "questa canzone è troppo banale e inconsistente per la sua magnifica voce".
Spero vivamente che in futuro (perchè sembra che nel presente non abbia avuto questa fortuna) trovi qualcouno che lo aiuti a maturare e a diventare una vera star.
Citando un amico che ne capisce di musica, se Marco dovesse trovare un tutor di livello potrebbe diventare il Prince italiano, altrimenti rischierebbe di trasformarsi nella versione trash di Mika.

lunedì 15 febbraio 2010

Top 10 awesome moments @ the Dallas 2010 All-Star week-end.

1) Il Dallas Cowboys Stadium, lo schermo 49x22 m da oltre 10 milioni di LED e le 108.713 anime presenti.

2) Nate Robinson che cazzea Danilo Gallinari, reo di avergli alzato male un alley-oop, urlandogli "Oh, Gallo!".

3) Jonny Flynn ubriaco al Rookie Challenge.

4) Kevin Durant.

5) Dwight Howard che si alza per due triple consecutive. Segnandone una.


6) LeBron James.

7) Mark Cuban che gongola, sapendo di aver tenuto fede alla sua promessa "Vedrete che il Super Bowl, paragonato al mio All-Star Game, sembrerà una festicciola tra amici".

8) La presentazione delle squadre prima della partita della domenica.

9) L'esibizione di Steve Nash allo Skills Challenge.

10) La faccia di Gerald Wallace durante lo Slam Dunk Contest.

Nba All-Star Game 2010, Dallas TX.


Spettatori: 108.713.
Quelli delle file più alte hanno potuto usufruire dello schermo più grande al mondo (49 metri x 22) per seguire meglio il match.

domenica 14 febbraio 2010

Idolo.

Sabato 13 Gennaio, ore 21 negli Stati Uniti: diretta dell'All-star Saturday, la fase dell'All-Star week-end dedicata a varie discipline, come la gara del tiro da 3 punti e la gara delle schiacciate.
Proprio durante lo Slam Dunk Contest, su Sky Sport si assiste ad una perla del giocatore italiano più pazzo di sempre, Gianmarco Pozzecco. Mentre il Laker Shannon Brown si accinge ad esibirsi in una delle schiacciate più banali della storia del Contest, Federico Buffa (che sarebbe un avvocato, ma in realtà è Il Basket in Italia) afferma: "Brown è alto come Poz, solo che ha 15 cm di mani in più".
A questo punto, senza esitare neanche per un secondo, la Mosca Atomica replica "Sì, ma io ho 15 cm in più da un'altra parte!".
Chapeau.

giovedì 11 febbraio 2010

Aggiornamento palinsesto U.S.A.

How I met your mother: 2 episodi alla fine della quinta stagione, il primo dei quali andrà in onda il 1°Marzo.

Fringe: dopo la meravigliosa winter finale i restanti 6 episodi della seconda stagione andranno in onda dal 1°Aprile.

The Big Bang Theory: terza stagione, gli ultimi 7 episodi andranno in onda dal 1°Marzo.

God bless Lost.
God ban Vancouver 2010 Winter Olympic Games.

venerdì 5 febbraio 2010

Al cinema.

- More, mi passi le Cipster?
- Certamente, tesò.


Crunch, crunch, crunch.

- More ma che sono quei fiori?
- Adesso te lo spiega, comunque sono sostanze benefiche.


Spoiler. Grazie.

- Tesò, gli M&M's li hai tu?
- Sì, tieni pure.


Gnam, gnam, gnam.

- Oddio, more, ma davvero è morta?
- No tesò, non preoccuparti, adesso arriva lui e riesce a salvarla.


Spoiler di nuovo. Grazie ancora.

- More, ho sete, passami la Coca.
- Ok, però lasciamene un po'.


Burp.

- Tesò è la scena finale, dammi un bacio perchè dopo accendono le luci! Tanto vincono loro, grazie ad un intervento di quello che faceva il doppio-gioco all'insaputa di tutti.

Slurp, slurp, slurp. (con ennesimo spoiler annesso)



I film al cinema e gli esami all'università dovrebbero svolgersi allo stesso modo: in solitudine.
Il film e lo spettatore, il professore e il candidato. E intorno il vuoto.

sabato 23 gennaio 2010

Contemporany art.


Illustrazione del contemporaneo modo di intendere la cultura.
E alcuni la chiamano arte..
Il futuro è buio o, se preferite, popolato da stupidi con le palle.

mercoledì 20 gennaio 2010

Pollice-indice-medio / Indice-medio-anulare.

Viviamo in un'epoca in cui lo stile americano viene emulato, molto spesso senza essere minimamente compreso.
Passi pure per l'abbigliamento, nonostante stia vedendo in giro cose di cui tacer è meglio, ma tollerare imitazioni nel linguaggio e nei gesti sarebbe davvero troppo per la stima che nutro nei confronti di chi ha la fortuna di vivere al di là dell'Oceano (con le dovute eccezioni perchè, come sempre, generalizzare induce all'errore).
Quante volte capita di ascoltare ragazzi che usano termini come "bro", senza sapere neanche cosa significhino?
Quante volte capita di leggere "LOL" in frasi in cui non c'entra 'na cippa?
Entrambe le cose, ahimè, capitano assai spesso.

Il medium decerebratum si presenta con (rigorosamente in ordine dalla testa ai piedi) cappellino degli Yankees, felpa multicolore con cerniera aperta che lascia scorgere un elegante Fuck ya scritto a caratteri cubitali su una maglia sgargiante almeno quanto la felpa, jeans stretti con mutandone da fuori e Air Force One bianche al piede.
God bless Air Force one, che brutta fine che han fatto. Prima o poi scopriranno anche le Jordans (sic!).
Generalmente, il medium decerebratum si fa immortalare nel mentre alza l'indice e il medio della mano, con l'idea che chissà che cazzo significa, però è proprio figo!.
Poveri noi.

Sono sicuro che adesso vi starete chiedendo come può essere possibile che proprio io, forse il vero antenato del medium decerebratum, stia scrivendo queste cose. Con quale coraggio?
Beh, cari amici, una cosa è emulare/copiare, un'altra è provare interesse per una cultura diversa dalla tua che, attraendoti, ti spinge ad esplorarla e, perchè no, viverla in prima persona.
Ecco perchè, ad esempio, la prima volta che mi son trovato di fronte ad un "LOL", sono subito andato a documentarmi e ho scoperto cosa significa.
Ecco perchè vado in giro indossando una maglietta che ricorda la data del "cambiamento" (esattamente un anno fa, 20 Gennaio 2009) rappresentato dall'elezione di Barack Obama.
Ecco perchè l'altra sera ho fatto un esperimento.
Ero dal benzinaio, uno di quelli in cui vai alla cassa, paghi l'importo corrispondente alla quantità di benzina che desideri e, infine, rabbocchi al self service.
Essendo in scooter, avevo bisogno di soli tre euro di benzina (fortunatamente, vista la recente impennata dei prezzi).
Vado alla cassa (quelle in stile-casello della tangenziale) e una tipa, dalla parte opposta dello sportellino mi chiede quanti Euro voglio spendere. Dopo averle risposto "tre", mi fa capire che non è riuscita a sentire la mia voce.
E'stato quello il momento in cui ho deciso di sperimentare: posto che sapevo che sarebbero entrati anche 4 Euro nel serbatoio, consegnandole una banconota da 20 Euro, ho deciso di indicarle con le dita il "tre" all'americana, alzando l'indice, il medio e l'anulare piuttosto che il classico pollice-indice-medio all'italiana, estremamente curioso di vedere quanto resto mi avrebbe consegnato.

Indovinate un po'quanti Euro ho ricevuto?
Sedici, ovviamente. True story.

sabato 16 gennaio 2010

Nothing suits me like a suit.

Prima o poi vi parlerò di How I met your mother. Una serie Tv americana leggera, poco impegnativa dal punto di vista della trama, ma estremamente divertente. HIMYM ti tira su di morale, ti tiene sveglio quando non ti va di dormire, rende significativo un istante insignificante.
In settimana negli USA è andato in onda l'episodio n°100 della serie.
Alla fine della puntata "Girls vs. suits" tutti i cinque attori protagonisti si sono cimentati in una breve canzone, con il risultato di 3 minuti di una sorta di piccolo musical davvero divertente.
Neil Patrick Harris, Cobie Smulders, Josh Radnor, Jason Segel e Alyson Hannigan in.. Nothing suits me like a suit!

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I know what you’re thinking
What’s Barney been drinking?
That girl was smoking hot

Yes I coulda nailed her
But no it’s not a failure
‘Cuz there’s one thing she is not

To score a ten would be just fine
But I’d rather be dressed to the nines
It’s a truth you can’t refute
Nothing suits me like a suit

Picture a world where all the girls and boys
Are impeccably well dressed
That delivery guy in the jacket and tie
That puppy in the double-breast

That ’80s dude in mutton chops
That baby with a lollipop
That lady cop who’s kinda cute
Nothing suits ‘em like a suit

Wingman I can wear
They’re oh so debonair
The perfect way to snare
a girl with daddy issues

In navy blue or black
Check out this perfect rack
I want to give them a squeeze

Oh really? Then answer these questions
If you please

What would you do if you had to choose
Between your suits and a pot of gold? Suits.

What would you say
If you gave your suits away
In return you’d never grow old? Suits.

What would you pick
One million chicks
Or a single three-piece suit? It’s moot.

What if world peace
Were within your reach … Abbadabada I’m gonna stop you right there. It’s suits. Come on, Lily. Get your head outta your ass.

Two! Three! Four!

Girls will go and girls will come
But there’s only one absolute
Every bro on the go needs to know
That there’s no accepted substitute

I’m sorry suits, let’s make amends
My Sunday best are my best friends
Send casual Friday down the laundry chute

‘Cuz nothing suits the undisputed oft-saluted suitor of repute
Like a …. wait for it …
Suit!

Then again, she is pretty hot.

venerdì 8 gennaio 2010

Being a lawyer in the U.S.

Fare il legale negli USA è un affare. Costa uno sproposito studiare, tanto che lo Stato ti presta soldi a tassi comodissimi per mantenerti agli studi, poi però - se ce la fai - sono palanche da paura.
Oddio, c'è anche l'altro lato della medaglia: gli avvocati non sono esattamente popolarissimi, forse perchè sono sempre associati ai risarcimenti danni da tregenda che generano grazie alla fastidiosa capziosità dei loro ragionamenti giuridici.
La storia più simpatica che a L.A. vi raccontano su un avvocato, suona così. In una stanza ci sono Hitler, Saddam Hussein e un avvocato, insomma brutta gente. Purtroppo voi avete solo due pallottole, che fate? Sparo all'avvocato. Due volte.

Da Black Jesus 2, di Federico Buffa.

sabato 2 gennaio 2010

Three days.

Jesus waited three days to come back to life. It was perfect!
If he had only waited one day, a lot of people wouldn't have even heard he died. They'd be all "Hey Jesus, what up?" and Jesus would probably be like "What up? I died yesterday!" and they'd be all "Uh, you look pretty alive to me, dude..." and then Jesus would have to explain how he was resurrected, and how it was a miracle, and the dude'd be like "Uhh okay, whatever you say, bro..."
And he's not gonna come back on a Saturday.
Everybody's busy, doing chores, workin' the loom, trimmin' the beard, NO. He waited the perfect number of days, three.
Plus it's Sunday, so everyone's in church already, and they're all in there like "Oh no, Jesus is dead", and then BAM! He bursts in the back door, runnin' up the aisle, everyone's totally psyched, and FYI, that's when he invented the high five. That's why we wait three days to call a woman, because that's how long Jesus wants us to wait.... True story.


venerdì 1 gennaio 2010

Figurella a stelle e strisce.

Il 2009 è stato un annus horribilis per il basket napoletano, tornato alla ribalta nel massimo campionato professionistico per poi diventarne "dead team walking" agli inizi di Dicembre.
Noi tifosi abbiamo ricevuto umiliazioni e batoste in quantità industriali.
Personalmente, però, speravo che il tutto rimanesse almeno entro i confini continentali.
Nulla da fare, l'annus si chiude ancor peggio di come era iniziato. ESPN, celeberrimo sito d'informazione sportiva americana, il 31 Dicembre pubblica il seguente articolo:

Former NBA players continue to find out that the grass is not always greener on the other side of the pond.

Damon Jones, Robert “Tractor” Traylor and Travis Best are on the verge of leaving their Italian League team, Martos Napoli, because they haven’t received their paychecks for the past month, according to several sources with knowledge of the situation.

After returning to the United States for Christmas, the three players have decided not to go back to Italy until they are paid. Representatives for the players are in discussions with Martos Napoli to work up legal documents that will allow the players to leave the squad and become free agents.

Jones, who was averaging 14 points per game for Napoli, received a contract worth $500,000, but he has not been paid for the past month.

Traylor, 32, was averaging 10 points per game, and Best, 37, was averaging five. Napoli’s record was 0-11.

Jones, 33, is hoping to latch on with an NBA team. A veteran of 11 NBA seasons, he played for 10 teams, most recently Milwaukee in the 2008-2009 season.

This experience has become a fairly common one for NBA players who have been lured to Europe with lucrative contracts. Nenad Krstic and Jannero Pargo were among the players who returned to the NBA last season after not receiving payments from their European clubs.


http://espn.go.com/blog/truehoop

Figurella a stelle e strisce impacchettata con tanto di fiocco nero.
Un sincero augurio di un 2010 migliore rispetto al 2009 va alla pallacanestro napoletana, affinchè possa tornare a godere del rispetto che merita.