La vita è una questione di stile

martedì 8 dicembre 2009

CT-Day

Visto che in questo periodo è di moda la denominazione anglofona per qualsiasi cosa accada, propongo di sostituire la festività dell'Immacolata Concezione con il Christmas'tree-Day.
Oggi infatti è uno di quei giorni in cui è Domenica pur non essendo Domenica: una festività "rossa", come dicono i gestori della Piscina Avion Center (oggi zompa la piscina e NON si recupera la lezione persa, alleluja).
Oggi è il giorno in cui, in un modo o nell'altro, quasi tutti trovano qualche minuto per dare inizio al periodo natalizio, riesumando l'albero di Natale (artificiale, ovviamente, altrimenti il tuo salotto si trasforma nel Bosco di S.Antonio di Pescocostanzo).
Curioso è notare che in strada già da tempo siano presenti gli addobbi luminosi e non. I primi li ho intravisti a fine Novembre.
Scontato è affermare che in alcuni paesi dimenticati da Dio e dagli uomini i sopracitati addobbi da provvisori diventano parte integrante dell'arredamento urbanistico. A Stintino (SS), la sera di Ferragosto c'è l'icona luminosa, rigorosamente spenta perchècosìnessunolavede, di Babbo Natale che mangia un gelato in costume.

E'ormai qualche annetto che la mia partecipazione alla preparazione dell'albero consiste nel giudicare il lavoro di mia madre (povera martire che si sottopone a questa tortura da ormai 22 anni) e, spesso, criticarlo.
Proprio ieri pensavo che probabilmente ritroverò la passione, la voglia e il desiderio di "riscaldare" la casa solo quando avrò una famiglia e dei bimbi per i quali mi dovrò travestire da Santa Claus. L'idea non mi ha spaventato, tutt'altro, mi piacerebbe vederla concretizzarsi in montagna, con la neve che cade copiosa, il caminetto acceso e..sì, un Suv BMW in garage direi che ci starebbe davvero bene.

Tornando al presente, mi riservo di postare una foto del "mio" albero al più presto. Perchè nonostante faccia finta di essere diventato adulto snobbando questa festività considerata, con eccessiva leggerezza, dedicata ai bambini, ogni volta che, tornando a casa, apro la porta e intravedo i colori delle luci e sento il profumo di quel pino di plastica mi tornano alla mente piacevoli ricordi di un passato non così remoto. Come quella volta in cui scrissi a Babbo Natale di lasciarmi qualcosa di sè, il cappello se possibile. Perchè in realtà fin da bambino ero un fanatico. Perchè lo scenario è cambiato, ma anche quando elemosino qualcosa ad un giocatore di basket resto pur sempre quello che ha chiesto il cappello a Babbo Natale.

Nota a margine: Babbo Natale mi rispose che non poteva lasciarmelo perchè altrimenti avrebbe avuto freddo. E per giunta divorò anche il pandoro che, gentilmente, gli avevo offerto. WTF!

Buon CT-Day!

3 commenti:

  1. Potevi evitare il clichè del SUV, però.
    Tuttavia sono d'accordo su molti punti: facciamo tutti finta di essere diventati adulti. Per esempio ieri mattina sono sceso, e al ritorno ho trovato l'albero già fatto. E mia madre mi domanda "Bello,eh?Mica ti dispiace se non ti abbiamo aspettato?".."Noo, ormai ho 21 anni."Sono andato nella mia stanzetta,ho notato anche gli addobbi alle porte.
    Eccome se mi è dispiaciuto.

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  2. Magari il Natale fosse ancora una festa e per di più dedicata ai bambini. Il Natale non esiste e forse già ai nostri tempi (putroppo) non esisteva. E' solo consumismo, gente che si affretta a comprare il pensierino (50 euri minimo), addobbare tavola e casa con le ultimissime cosucce dal Christimas Village e al divaolo la crisi economica! Forse sarò io che sono una disadattata, ma ho sempre immaginato un Natale completamente differente. Comunque beati voi che ancora ne avvertite l'atmosfera.

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  3. a) e sti cazzi?
    b) in effetti il giardino della casetta al bosco deve molto a quando compravamo gli alberi veri.
    c) sul Natale... ho avuto il mio momento di ribellione adolescenziale. Per un po' non mi è piaciuto. Ma è da qualche anno che, quando arriva novembre, lo aspetto con impazienza. E' vero, è consumismo sfrenato, è corsa al regalo.
    Ma c'è un modo per vivere ogni cosa, e da qualche anno mi va di vivere questo periodo senza pensare alle zone d'ombra. Il Natale c'è, è così, e molto passivamente prendo ciò che c'è di buono. Il suo volto quando vedrà il regalo che le ho preso (o meglio, che le dovrei prendere), la corsa folle di mia cugina verso l'albero, le mangiate con i miei.

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