La vita è una questione di stile

lunedì 21 dicembre 2009

Un posto nel mondo - Episodio I - Wien, Osterreich.

Era un po'di tempo che mi balenava in mente l'idea di spendere qualche parola sui viaggi che ho fatto finora, sulle città che ho visitato, sui luoghi più interessanti e curiosi, in modo da poter, chissà, essere d'aiuto a qualcuno di voi che è in difficoltà su quale meta scegliere per il suo prossimo viaggio.
Ovviamente il mio consiglio è "Tutto quello che vi dico, non fatelo": è da tempo che il mio amico Vittorio mi suggerisce di puntalizzare questa cosa.

Oggi voglio raccontarvi della mia toccata e fuga a Vienna, avvenuta lo scorso Aprile in compagnia della mia ragazza, Valentina.
Partenza dall'aeroporto di Capodichino, NA il Giovedì pomeriggio e ritorno fissato per la Domenica seguente, all'alba (dettaglio non trascurabile).

Volo tranquillo con SkyEurope (R.I.P.) ed arrivo al Flughafen Wien, il bell'aeroporto di Vienna distante 18 km dal centro città. Per raggiungere la downtown è abbastanza un casino, se si è abituati a viaggiare in città tipo Parigi, Barcellona, Madrid, dove utilizzare la rete ferroviaria è abbastanza semplice. Infatti, escludendo i costosi Taxi, ci sono due opzioni da poter scegliere: treno veloce o treno economico. Differenza? Il primo costa il doppio dell'altro e impiega circa 5-6 minuti in meno rispetto al secondo per percorrere il tragitto. Ovviamente consiglio di prendere il treno economico e di fare attenzione perchè, appena atterrati, è facile farsi ingannare dai tizi che pubblicizzano la linea veloce e che, blaterando parole in tedesco, ti indirizzano sul treno della ditta per cui lavorano.
Il tragitto è molto agevole, fin quando si arriva ad una sorta di stazione centrale che è uno snodo ferroviario nel quale bisogna riuscire a beccare il treno giusto per spostarsi in città, cioè la metropolitana. Questo risulta abbastanza complicato, poichè non esistono più binari, più accessi, più indicazioni. Ci sono solo due binari, uno per andare, l'altro per tornare ed un tabellone elettronico (ovviamente in perfetto tedesco) che segnala i treni in arrivo; treni che, però, sono di tutti i tipi. Regionali, nazionali, metropolitane, transitano tutti assieme ed inizialmente è abbastanza ardua l'impresa di beccare quello giusto.
Se riesci a salire sulla metro, diventa tutto abbastanza piacevole: pulita, veloce, puntuale e semplice da capire, grazie alle mappe che si trovano ovunque. Alcune stazioni sono davvero molto particolari e caratteristiche, altre un po' austere: quella di Burggasse-Stadthalle ricorda il lager di Auschwitz.
Abbiam preso una casetta molto vicino al centro, in un tranquillo quartiere residenziale. La nostra fermata è quella di Philadelphiabrucke. No, nessun riferimento alla sede della Convention del 1776. Non sono mai riuscito a capire perchè abbiano chiamato così questa fermata.
Uscendo dalla stazione, la prima cosa che noto è un gran bel centro commerciale nel quale, al pian terreno, ci sono Starbucks e Mc Donald's. Sì, ho scelto davvero un bel posto per affittare la casa.

Rassettiamo quei pochi bagagli e riscendiamo. E'quasi ora di cena e il programma prevede una passeggiata in centro, vicino alla famosa Cattedrale di S.Stefano. Prima però non possiamo non fare un pochino di spesa, giusto un po'di schifezze da tenere in casa per emergenti crisi di fame, specialmente notturne. Siamo in Austria, quale migliore occasione per visitare un LIDL D.o.c.? A Napoli avevo trovato in rete l'indirizzo di un supermercato LIDL nelle vicinanze. Andiamo lì ma constatiamo che alle ore 19.30 è chiuso. A Vienna lo shopping finisce verso le 18.30, prendete nota.

Dopo la delusione e la conseguente preoccupazione per non avere una cura ad un'eventuale crisi famelica notturna, prendiamo la metro e scendiamo a Stephans-platz. Non appena sali le scale per uscire dalla stazione, ti ritrovi sotto questa meravigliosa cattedrale gotica, mastodontica e mozzafiato. Messo da parte lo stupore, facciamo una passeggiata lì intorno; il sole è ormai calato ma la temperatura non è molto rigida. tuttavia la fame si fa sentire e quindi decidiamo di andare ad abbuffarci al...Kentucky Fried Chicken di Mariahilferstrasse. Signori, che goduria. Personalmente comincio la cena con un menu Tower, che consiste in un panino con pollo fritto piccante e contorno di patatine e Coca-Cola. Ovviamente dopo averlo divorato non sono ancora sazio e quindi compio un attentato alla mia salute, acquistando una vasca enorme piena di pollame cucinato in ogni modo umanamente immaginabile.

Nonostante il mio celeberrimo appetito, non riesco a mangiare tutto e porto gli avanzi a casa. Gli attacchi famelici notturni non mi trovarono impreparato.

L'indomani, da buon uomo, scendo da Starbucks e compro la colazione a Valentina: ecco come iniziare bene la giornata.

Il tempo non è granchè, anzi, pioviggina. Tuttavia questo non ci impedisce di andare ad ammirare le migliori opere di Klimt contenute nel Museo del Belvedere, al quale si arriva prendendo un meraviglioso e caratteristico tram viennese.
L'edificio è molto bello sia all'esterno, essendo ornato da colorati giardini, sia all'interno, dove ho scoperto (non ne avevo la minima idea, lo ammetto) che è contenuto anche il famoso ritratto di David raffigurante Napoleone Bonaparte a cavallo. Assolutamente da visitare.
Foto di rito e via di nuovo al centro, stavolta di giorno, direzione Cattedrale di S.Stefano.
All'interno la Cattedrale è quasi più incantevole che all'esterno: le consuete enormi vetrate gotiche sprigionano una varietà immensa di colori che illuminano l'ambiente freddo. Da visitare senza alcun dubbio anche questa.

Pranzo frugale, tappa a casa per ricaricare le batterie nelle gambe e nella testa, poi di nuovo fuori per fare un po'di shopping in centro. Nella zona della cattedrale ci sono quasi tutti i negozi più cool. C'è anche il Casino che abbiamo attentamente e opportunamente osservato dall'esterno. Le vie pullulano di negozi che vendono gadget di Mozart: non so voi, ma per quanto mi riguarda provo un odio congenito per questo genere di cose. Odio che una città ricca di numerose bellezze propini solo ed esclusivamente un prodotto, in ogni modo e in ognidove.
Però devo ammettere che le palle di Mozart (non fraintendetemi, sono dei cioccolatini con un interno di marzapane) sono davvero buone.
Degni di nota sono anche i negozi gemelli (sono posti l'uno di fronte all'altro) di Swarowski: gli specchi con le pietre incastonate permettono di fare davvero delle foto davvero fighe.

La cena prevede una tappa al caratteristico GulaschMuseum, in pratica la casa del gulasch, la tipica zuppa di carne austriaca.
Il locale è davvero molto carino, le cameriere molto gentili e le pietanze sono servite davvero con tanta fantasia. Una foto se l'è meritata la zuppa di Valentina che è arrivata al tavolo direttamente in una pentola sovrapposta ad una candela che ne teneva caldo il contenuto. Ovviamente un boccale di birra deliziosa accompagna degnamente l'ottima cena.

L'indomani il programma prevede la visita un'ulteriore passeggiata per la città, la visita allo Schönbrunn, il palazzo reale.
Purtroppo, sempre per la questione che i viennesi smettono di lavorare molto presto, troviamo il palazzo chiuso e ci consoliamo visitando gli enormi giardini, approfittando anche del tiepido sole che mi permette di fare qualche bella foto.

Ed eccoci alla descrizione del momento preferito da Valentina, ovvero l'assaggio della torta Sacher D.O.C. all'Hotel Sacher, una struttura iperlussuosa nella quale, al pian terreno, si trova un elegante bar dove servono questa torta che, per chi non lo sapesse, è fatta di cioccolato e marmellata di albicocche.
La fetta di paradiso ci viene servita accanto ad un ottimo cappuccino.
Vi dirò, ne è valsa veramente, ma VERAMENTE, la pena.

Penultima tappa, Prater. Cosa mai sarà? E'il parco giochi di Vienna, dove si trova anche la famosa ruota panoramica. Non potevamo perderla. La vista è meravigliosa ma vivamente sconsigliata a chi, come Valentina e come me stesso, soffre di vertigini.
Particolare da non trascurare è l'episodio che mi ha visto protagonista ai Go-Kart del parco: salgo in auto e, mentre mi allaccio la cintura, noto che ho un nuovissimo ed elegantissimo cellulare Samsung sotto al sedere. Con una mossa Kung-fu lo afferro e lo infilo in tasca. Quel cellulare sarà il nuovo cellulare di Valentina.

Cena dal KFC, perchè altrimenti questa giornata sarebbe stata troppo sana, quindi di corsa a casa per riposare, in vista della partenza del volo prevista alle 9 del mattino seguente. Ecco, avere il volo alle 9 di mattina significa che bisogna presentarsi alle 7 al check-in e alle 6 circa in metro. Quindi è necessario svegliarsi alle 5.
Bene, il mio consiglio per voi viaggiatori è questo: se dovete svegliarvi alle 5 del mattino per tornare a casa, non programmate una sola sveglia. Chiaro?

7 commenti:

  1. All'inizio del post ho pensato "forse gli conveniva mettere un disclaimer. Attenzione: la mia idea di viaggio è andare agli Starbucks e ai Kentucky Fried Chicken di tutto il mondo". Ma visto quello che hai scritto immagini che i lettori lo capiranno da soli. Diciamo che con il concetto di viaggio stai parecchio appiccicato.

    Prossima tappa? Il Kentucky Fried Chicken di?

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  2. Avevo pensato o Londra o Berlino ahah

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  3. "Siamo in Germania?" Non sapevo che Vienna piuttosto che in Austria si trovasse lì.

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  4. Arancia? La torta sacher è fatta da cioccolato e marmellata di albicocche....

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  5. Ma scusa, io oltre che ad essere una attenta lettrice del tuo blog, sono quella con cui hai fatto il viaggio e dalla descrizione del racconto ho notato parecchie confusioni, devi permettermi di correggerti!

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  6. visto che ci troviamo, non è Osterreich, con la e?

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